Castelfiorentino

 – COMUNE DI CASTELFIORENTINO –

Castelfiorentino, localmente Castello, è un comune italiano di 17 450 abitanti della città metropolitana di Firenze, situata a circa 30 km da Firenze. Trovandosi al confine con la provincia di Pisa ed a 15 km dal confine con la provincia di Siena, è da sempre stata di estrema importanza per la città di Firenze con cui è profondamente legata per motivi storici e culturali; privilegiandosi dello stesso gonfalone comunale del capoluogo, della desinenza “fiorentino” e soprannominata per questo “la piccola Firenze”.


Sito Comune


-TRADIZIONI POPOLARI-

  • Feste patronali tra sacro e profano, arriva il convegno in Valdelsa
    Feste patronali tra sacro e profano, arriva il convegno in Valdelsa

    L’insediamento del Tavolo territoriale per le tradizioni popolari a Castelfiorentino dello scorso 15 gennaio Le feste patronali tra sacro e profano: questo il titolo del primo convegno sulle tradizioni popolari dell’Empolese Valdelsa in programma il prossimo 13 aprile alle 16 presso la Locanda d’Elsa di Castelfiorentino. L’evento è organizzato dal Centro Tradizioni Popolari Empolese-Valdelsa con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino. “La funzione di queste feste patronali nella società contemporanea – anticipa il presidente Alessandro Alderighi – non va sottostimata perché queste manifestazioni rappresentano ancora oggi un mezzo di aggregazione, di mantenimento e di innovazione delle nostre tradizioni. Parlare con esperti di patroni e di feste patronali ci aiuta a comprenderle meglio e a valorizzare anche così il nostro territorio”. “Riscoprire le nostre tradizioni e le radici della nostra storia – osserva il sindaco Alessio Falorni – concorre a mantenere solida la nostra identità e il patrimonio valoriale di cui si alimenta la nostra comunità, il suo tessuto associativo, la voglia di stare insieme e di amare il proprio paese. Il convegno di sabato, in particolare, approfondisce il tema delle feste patronali, e non vedo l’ora pertanto di ascoltare gli interventi dei vari relatori, tra cui quello di Don Alessandro Lombardi, che ci parlerà della Festa di Santa Verdiana a cui i castellani sono molto legati”.Molti gli ospiti chiamati a intervenire: oltre ad Alderighi, saranno presenti don Alessandro Lombardi, parroco di Santa Verdiana che parlerà della patrona di Castelfioretino, Anna Benvenuti dell’Università di Firenze, che inquadrerà il tema dei Santi e culti patronali cittadini, Gaetano Greco dell’Università di Siena, che ci commenterà “tradizione e innovazione del patronato sacro”; Fabio Dei, dell’Ateneo pisano, con “Riti profani: le identità locali nell’epoca del disincanto”, mentre sono affidate all’onorevole Laura Cantini le considerazioni finali degli interventi. Per il Centro Tradizioni Popolari Empolese-Valdelsa questo convegno segna un punto d’arrivo per presentare riflessioni sulle tradizioni, grazie a esperti di tutto riguardo, alcuni dei quali attengono al Comitato Tecnico Scientifico del Centro stesso. Il Centro, infatti, intende realizzare un archivio delle tradizioni locali inteso sia in senso fisico, che via Internet. L’auspicio è nella partecipazione più ampia della comunità diffusa del Circondario. L’iniziativa si pone in linea con l’attuazione della mission del Centro Tradizioni “trasmettere e far conoscere la cultura immateriale” . Ringraziamo per la vicinanza e il sostegno la Banca di Cambiano 1884 S.p.A. e Locanda d’Elsa per la concessione della Sala. Oltre alle preziosa collaborazione della Dirigenza e degli Studenti dell’Istituto alberghiero “F.Enriques” di Castelfiorentino. Afferma il Presidente Alessandro Alderighi.




    Leggi questo articolo su: https://www.gonews.it/2019/04/10/feste-patronali-sacro-profano-arriva-convegno-castelfiorentino/
    Copyright © gonews.it
  • LA RIFICOLONA - Patrimonio culturale - Estratto della Deliberazione CTS n° 5 del 09/09/2020
    LA RIFICOLONA - Patrimonio culturale - Estratto della Deliberazione CTS n° 5 del 09/09/2020
    La Rificolona, una lanterna di carta appesa a una canna e portata in giro in occasione delle feste popolari, fa parte del folklore fiorentino. Si ricollega, infatti, alla festa della Natività della Madonna che si celebra l’8 settembre in forma solenne a Firenze nella chiesa della Santissima Annunziata e alla fiera che si svolgeva dopo le celebrazioni religiose. Le festività in onore della Vergine avevano una grande risonanza anche tra le comunità limitrofe, sia per la devozione dei fedeli, sia perché rappresentava per molti una occasione per vendere al mercato i prodotti della terra o del lavoro delle donne. Funghi raccolti e seccati, verdure, maglie e calzini lavorati nelle lunghe serate invernali potevano essere vendute a Firenze proprio in quella giornata di festa. Così i contadini giungevano in città da vari luoghi come dalla Montagna Pistoiese o dal Casentino, da Vallombrosa, Impruneta o Bivigliano e in anticipo per assicurarsi una buona postazione nella zona adiacente alla chiesa. Molti si mettevano in cammino e talvolta l’oscurità li sorprendeva ancora fuori dalla città. Per questo portavano delle lanterne di varia forma, aperte in alto per consentire alle candele o altro di bruciare, dei lampioncini che tenevano appesi in cima ai bastoni per rischiarare il percorso. A Firenze molti si sistemavano soprattutto nella zona della Santissima Annunziata o sotto i loggiati della piazza ed erano oggetto di curiosità e di scherno smodato, mentre il tono canzonatorio era accompagnato anche da campanacci, fischi, urla e motteggi. L’etimologia della parola è sfumata nel tempo, ma appare come una storpiatura dell’appellativo originario di “fierucolona”, termine composto dal sostantivo “fiera” unito all’aggetivo “colona”, per indicare una fiera campagnola (lat. colonus, cioè colono, campagnolo), ma anche una festa piccola, ma importante, oppure come fiera delle “culone” per gli abbondanti posteriori delle contadine che giungevano a Firenze. Quelle luci, quel dondolio delle lampade appese ai bastoni, quelle forme l’una diversa dall’altra e i rivestimenti colorati e trasparenti invadevano la città, mentre altre luci si aggiungevano sulle finestre delle case dal primo calare della sera fino a notte fonda. E per questo partiva la gara a chi la faceva più bella insieme ai ritornelli come: “ona ona ona ma che bella rificolona”. Prof.ssa Rossana RAGIONIERI

-SOGGETTI E ISTITUZIONI DEL TERRITORIO-


-PUBBLICAZIONI-

  • Fondo Bibliografico del Centro di Documentazione
    1) Una Trippa da Favola – realizzato Edizione 2002 In/Canti & Banchi – Allievi Istituto F. Enriques

    2) Sei di Castelfiorentino se… “la Storia siamo Noi” Vol. 1 Febbraio 2016

    3) Sei di Castelfiorentino se… “la Storia siamo Noi” Vol. 2 Gennaio 2018

    4) Castellare: Il Palio di Castelfiorentino – Maggio 2016

    5) Membrino: la vera storia – Dicembre 2016

    6) Il Patrimonio artistico di Castelfiorentino – Aprile 1995

    7) Castelfiorentino – 1° Maggio 1891 – Giugno 1993

Translate »